UN GAP NORMATIVO DA COLMARE
Nel mondo della refrigerazione ogni dettaglio conta, quando si parla di efficienza energetica. I banchi refrigerati e altre attrezzature sono soggetti a rigidi regolamenti europei che impongono standard di progettazione e di classificazione energetica. Eppure, un elemento essenziale della catena del freddo come le celle frigorifere sfugge a queste direttive, tanto possono ancora essere vendute senza alcun parametro di riferimento per valutarne le prestazioni.
Un vuoto legislativo che rischia di rallentare l’innovazione e penalizzare chi investe in soluzioni più sostenibili.
Ne parliamo con Roberto Bruni, Head of R&D di MISA, per capire come MISA stia affrontando questa sfida, sviluppando tecnologie che anticipano i trend di domani.
Le celle frigorifere sono un elemento chiave di un sistema di refrigerazione. Perché, secondo lei, non rientrano ancora nelle normative di etichettatura energetica?
Confermo che le celle frigorifere sono un elemento chiave della refrigerazione, anche se non rientrano ancora negli obblighi di etichettatura energetica. È infatti una questione che solleva più di un interrogativo.
La norma EN ISO 16855 fornisce criteri per valutare le prestazioni energetiche delle celle, ma non esiste ancora un obbligo di etichettatura energetica. Questo significa che, a differenza di altre sistemi disciplinati dai Regolamenti Ecodesign e Etichettatura Energetica, le celle possono essere immesse sul mercato senza una classificazione delle loro prestazioni.
Il risultato? Chi sceglie una cella non ha strumenti per confrontare l’efficienza tra diverse soluzioni e l’assenza di tali regole penalizza i produttori che, come MISA, investono in tecnologie più avanzate e performanti. È importante rilevare come, ad oggi, buona parte di tutto il parco di celle frigorifere installate in Europa presenti basse prestazioni energetiche, a causa di un isolamento inefficiente. Regolamentare questo aspetto significherebbe ridurre i consumi di diversi terawatt, per un impatto ambientale significativamente più ridotto.
MISA ha già fatto scelte precise per migliorare l’efficienza delle sue celle. Quali sono le principali innovazioni su cui state lavorando?
MISA sta investendo in innovazione per migliorare l’efficienza energetica delle celle. Il suo obiettivo è anticipare gli standard futuri, sviluppando celle frigorifere che riducano il consumo energetico e migliorino la sostenibilità complessiva.
Ne sono un esempio i suoi pannelli, caratterizzati da una conduttività sempre più bassa, per garantire la massima tenuta termica e ridurre le dispersioni. In più, le celle sono state integrate con sistemi intelligenti per il controllo della temperatura, che permettono una regolazione automatica delle prestazioni e una riduzione degli sprechi energetici. Per le applicazioni più complesse, le nostre soluzioni possono essere, infatti, collegate ai sistemi di Building Management (BMS), consentendo un controllo da remoto dei parametri operativi per una gestione sempre più efficiente.
Parallelamente, stiamo ampliando la gamma di soluzioni a gas naturale, come l’R290 e la CO₂, che rappresentano alternative a basso impatto ambientale rispetto ai gas refrigeranti sintetici. Un percorso di innovazione frutto della sinergia con le altre aziende del gruppo Purever Industries, grazie a cui MISA continua a sviluppare celle frigorifere allineate ai più alti standard di efficienza, convinta che la sostenibilità sia una condizione imprescindibile nel futuro della refrigerazione.